Corsi Biblici
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Qohelet
Chi è il padrone del tempo? «Che tempo fa?»: domanda che risuona sovente fin dal mattino, quando uno si alza e va alla finestra per osservare il cielo, domanda pronunciata tra sé e sé, la cui risposta è cercata nelle previsioni meteorologiche alla televisione o nelle pagine dei quotidiani. Da sempre, l’essere umano sa che il suo modo di abitare «il tempo che passa» dipende anche dal «tempo che fa», un tempo, quest’ultimo, che condiziona il lavoro, gli spostamenti, l’umore di ciascuno. Oggi questi condizionamenti sembrerebbero minori di una volta: il lavoro in campagna riguarda una percentuale esigua degli abitanti dell’Occidente industrializzato, i mezzi di trasporto e le strade consentono…
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Qohelet
QOHELET E LE RADICI DELL’INGIUSTIZIA Chi è Qoelet? cosa rappresenta? Rappresenta evidentemente, almeno per noi, il tipo di quella saggezza disincarnata, non direi proprio scettica, ma tendente allo scetticismo elegante, che è capace di sorvolare sopra le vicende umane con un certo sorriso, sapendo che non c’è molto di buono da sperare. Per citare un esempio, prendo così a caso qualche brano tipico: “Ciò che è storto non si può raddrizzare, su quel che manca non si può contare” (Qo 1,15). E certo che con queste sentenze non si va molto avanti; d’altra parte è anche vero che se una certa cosa non c’è, è inutile fare progetti; se qualcosa…
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Qohelet
Qohelet e il tempo. (3, 1-15) Qohelet si sofferma ancora a considerare la condizione umana in quanto misurata dal tempo. Già sappiamo bene che il tempo è creatura di Dio, donata da lui agli uomini, ma gli uomini non hanno la capacità d’interpretarlo. Gli uomini sono nel tempo e ne hanno la percezione – Dio stesso li ha dotati di tale percezione -, ma non ne sanno interpretare il senso. Leggiamo: Ho considerato l’occupazione che Dio ha dato agli uomini, perché vi si affatichino. Egli ha fatto bella ogni cosa a suo tempo; inoltre egli ha posto nel loro cuore la durata dei tempi, senza però che gli uomini possano…
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Qohelet
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Qohelet
LA GIOIA IN QOHELET Nella ricerca di ciò che è buono, di ciò che è meglio fare in un’esistenza che rimane intrinsecamente vana e piena di dolori e preoccupazioni penose, Qoelet non ha dubbi che la cosa migliore sia saper ritagliare la propria parte quotidiana di godimento e di piacere, cercando di non sciupare gli attimi di vita che Dio ci dona. Molti richiami in questo senso scandiscono il libro, dall’inizio alla fine, dandoci l’impressione, se non altro per la frequenza con cui ricorrono, di essere alle prese con un messaggio sapienziale decisivo, un insegnamento a cui l’autore tiene particolarmente, un tema la cui giusta interpretazione apre una chiave del…
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Qohelet
LA SAPIENZA IN QOHELET IL VALORE DELL’ESPERIENZA «Ho accresciuto la mia sapienza più di tutti coloro che furono prima di me, in Gerusalemme»: in 1,16 il Qohelet non dice di avere una sapienza diversa da quella dei suoi predecessori, ma soltanto una sapienza maggiore. Eppure l’epiloghista riconoscerà che il Qohelet fu più che un saggio (cf 12,9), un saggio speciale. In che cosa si distingue, perciò, l’epistemolo- gia del Qohelet da quella dei saggi d’Israele? A proposito delle parti più antiche del libro dei Proverbi (Pr 10-30) si è parlato a ragione di «ottimismo epistemologico» dei saggi: il loro approccio nei confronti della realtà è basato infatti sull’esperienza e, allo…