Corsi Biblici
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Qohelet
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Qohelet
HO CERCATO E HO ESPLORATO: parole sul Qohelet STRUTTURA DEL LIBRO Titolo (1,1) Prologo (1,2-11) A/ Prima parte (1,12-6.12) a) Investigazione analitica (1,12-6,9) (scandita dal ritornello “tutto è vanità”, che si ripete con lievi varianti nove volte: 1, 14.17; 2,11.17.26; 4,4.6.16; 6,9; la sentenza glaciale non ricorre più in seguito nel libro; anche il termine fatica ritorna qui più volte (25), e poco altrove; questa parte è quella più conseguente e perentoria) b) Conclusione sintetica (6,10-12, da taluni spostata all’inizio della sezione seconda) B/ Seconda parte (7,1-11,6) a) L’uomo non può scoprire quello che conviene fare (7,1-8,17) b) L’uomo non sa quello che verrà dopo ((9,1-11,6) Poema sulla gioventù e…
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Qohelet
UNO E MOLTEPLICE:il testo del Qohelet CEI CERONETTI 1970 CERONETTI 2001 LUZZATTO CAPITOLO 1° 1_Parole di Qoèlet, figlio di Davide, re a Gerusalemme. 2_Vanità delle vanità, dice Qoèlet, vanità delle vanità: tutto è vanità. 3_Quale guadagno viene all’uomo per tutta la fatica con cui si affanna sotto il sole? 4_Una generazione se ne va, e un’altra arriva ma la terra resta sempre la stessa. 5_Il sole sorge, il sole tramonta e si affretta a tornare là dove rinasce. 6_Il vento va verso sud e piega verso nord. Gira e va e sui suoi giri ritorna il vento . 7_Tutti i fiumi scorrono verso il mare, eppure il mare non è…
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Qohelet
I libri Sapienziali Sono chiamati «libri sapienziali» cinque libri dell’AT: Giobbe, Proverbi, Qoèlet (o Ecclesiaste), Siracide (o Ecclesiastico) e Sapienza. A questi vengono impropriamente aggiunti i Salmi e il Cantico dei Cantici. Questi libri sono espressione di una corrente di pensiero che si ritrova anche in una parte dei libri di Tobia e di Baruc. La letteratura «sapienziale» è stata ricca di espressioni in tutto l’Oriente antico. Lungo tutta la sua storia, l’Egitto ha prodotto scritti sapienziali. In Mesopotamia, a partire dall’epoca dei Sumeri, sono attestate composizioni di proverbi, favole, poemi sulla sofferenza, del tipo del libro di Giobbe. La sapienza mesopotamica penetrò anche in terra di Canaan. Si tratta…
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Esodo
GERUSALEMME TRA CIELO E TERRA. “Ognuno ha due città: la propria e Gerusalemme” (T. Kollek) STORIA Tra le città del mondo che vantano la pretesa di essere «sante», soltanto in Gerusalemme, su un territorio relativamente limita-to, hanno potuto integrarsi e raggiungere un certo grado di intesa forme così diverse di devozione praticata dalle tre religioni monoteistiche. E questo è diventato possibile perché in fin dei conti Gerusalemme è la città dello stesso Dio che progressiva-mente e in maniera diversa ha rivelato il suo volto agli ebrei (Yahweh), ai cristiani (Dio Uno e Trino) e ai musulmani (Allah). Per un uomo di fede la storia non rappresenta soltanto un intreccio casuale…
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Esodo
“IL DECALOGO” (Es 20, 1-18) NOMADI Sia che abitino lande desolate o grandi metropoli, sia che vivano in case di legno o di pietra, sia che abbiano degli igloo o delle case, sia che siano sedentari nei loro villaggi o in quartieri di periferia, sia che seguano le loro mandrie in Lapponia o che lavorino in fabbriche ed uffici, gli uomini sono tutti nomadi. Vivere, infatti, non vuole dire forse camminare continuamente? Non tanto con le gambe, quanto nel profondo del proprio animo! Gli esseri umani? Dei nomadi che si allontanano dalla brutalità e che progrediscono, di tappa in tappa, verso l’amore e la pace, che abbandonano i comportamenti generati…