Corsi Biblici
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Daniele
DANIELE STORIA, APOCALISSE, PROFEZIA. Con questo libro ci spostiamo dall’ambito della profezia propriamente detta all’ambito dell’apocalittica che ne è una sua erede. Apocalisse vuol dire svelamento, cioè rivelarsi della storia e del suo senso: guardandone la fine se ne coglie il significato presente. Analizziamo il libro di Daniele: 1. La datazione Il libro è stato scritto verso il 164 a. C. e adopera lo stile della profezia ex-eventu, cioè della “profezia a fatti avvenuti”. In altre parole, l’autore colloca il suo racconto nel secolo VI e fa predire al suo eroe tutto ciò che accadrà dopo il secolo VI offrendo al lettore l’interpretazione corretta degli avvenimenti futuri (per il racconto),…
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Esodo
“ L’ALLEANZA” ( Es 19-24) Siamo giunti ormai al punto finale della lunga marcia: al Sinai, dove in modo definitivo si compie l’alleanza. Per questo evento Dio chiamò Israele con un’elezione particolare e lo liberò dall’Egitto; qui si compie il segno con cui Mosè era stato mandato: “Quando tu avrai fatto uscire il popolo dall’Egitto servirete Dio su questo monte” (Es 3.12), e si realizza la promessa: “lo vi riprenderò come mio popolo e diventerò il vostro Dio!” (Es 6.7). In questa parte del libro noi possiamo distinguere cinque sezioni: L’alleanza (Es 19 e 20.18-19) Il decalogo (Es 20.1-17) Il codice dell’alleanza (Es 20.22-23.19) La promessa di aiuto (Es 23.20-33)…
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Geremia
GEREMIA PROFETA DELLA CONSOLAZIONE DI DIO. Affronteremo le pagine decisive del profeta Geremia, quelle per le quali è stato scritto il libro. Senza di esse sarebbe solo un luogo denso di lamenti e di minacce. Sono le pagine che parlano della NUOVA ALLEANZA: essa è il frutto della vocazione di Geremia, ma anche della sua crisi, delle sue umiliazioni e sofferenze. Quest’uomo è passato attraverso la purificazione, ha sofferto per la debolezza della Parola,ha patito una certa solitudine, per poter diventare “profeta della consolazione” Il cosiddetto Libro della consolazione comprende : capp. 30-33. Soprattutto Ger 31, 31-34: “Ecco verranno giorni – dice il Signore – nei quali con la…
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Esodo
PASQUA E LIBERTA’ Cosa avrebbe potuto fare Mosè? Secondo me aveva quattro possibilità fondamentali. Le scelte possibili. La prima possibilità era quella di svignarsela, dicendo: «Fratelli, ciò che avete detto è molto importante e degno di attenta considerazione. Tornate alle vostre tende, datemi un’ora di tempo e poi ci ritroveremo ». Nel frattempo poteva partire e ritornarsene nel deserto. Questo è ciò che fanno alcuni uomini politici, quando hanno portato il popolo sull’orlo del disastro: escono dalla scena, ammazzandosi. Questa del suicidio, d’altra parte, è una tentazione non così rara come si penserebbe. – La seconda possibilità era quella di armare il popolo conformemente al consiglio di alcuni: «Armiamoci…
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Geremia
GEREMIA L’UOMO DELLA PAROLA. Per capire storicamente Geremia occorre conoscere l’operato del re Manasse (696-642 a.C.): durante il suo regno la crescita economica di Giuda andò di pari passo con il disorientamento religioso e spirituale del popolo. Quando Geremia nacque, nel 650 a.C., la maggior parte dei suoi compatrioti aveva dimenticato che Israele era stato chiamato, aveva dimenticato l’alleanza: doveva distinguersi e dare l’esempio, invece si era omologato. La famiglia di Geremia era benestante, famiglia sacerdotale. Erano però sacerdoti esclusi dal culto ufficiale e vivevano in campagna. Geremia venne chiamato al ministero profetico nel 627 a. C.: egli era consapevole dell’identità di Israele, della sua storia, dell’Alleanza. Inizialmente ha una…
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Esodo
PASQUA E LIBERTA. L’uscita dall’Egitto e il passaggio del mare (Esodo 13-15) Il papiro Anastasi V e gli altri documenti Anche per l’uscita dall’Egitto e il passaggio del mare, la situazione dello storico non cambia molto. Esiste tuttavia, a proposito del passaggio del mare, un racconto analogo in un documento egiziano, il papiro Anastasi V. Esso contiene il resoconto di un ufficiale di frontiera fra l’Egitto e il deserto del Sinai su un evento accaduto durante il suo tempo di servizio. L’Egitto aveva infatti installato posti di frontiera all’est del paese per sorvegliare le infiltrazioni di nomadi provenienti dalla penisola del Sinai o la fuga di schiavi dall’Egitto. In…