Ricordi

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    Omelia festa di Fabio e Paolo

    “DUE DI LORO” (Lc 24, 13) Ripenso a Paolo e Fabio e l’immagine dei due di Emmaus non mi abbandona. Forse proprio perché sono due; o forse perché anche loro hanno sperimentato lungo il cammino la vicinanza del Signore; o anche perché quei due venivano da una comunità precisa e a quella comunità hanno fatto ritorno. Per i nostri la comunità di partenza siamo noi e la festa che stiamo per vivere è il loro ritorno. Certo, ritorno fugace, breve e temporaneo. Ma quanto sarà durato il ritorno di Cleopa e dell’anonimo compagno? Il tempo d’una Pentecoste. E poi via, sulle strade del mondo, ben più vaste di una diocesi.…

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    Paolo e Fabio

    Sabato 14 l’Ordinazione in Duomo Paolo Capra – Roveleto di Cadeo, 30 anni – “La scelta è stata frutto di una lunga riflessione maturata nell’ambiente della parrocchia. Cercavo di più e lo ho trovato qui. Se non avessi fatto il prete avrei fatto l’assistente sociale per dedicarmi agli altri, nessuno immaginava che sarei diventato prete. Ci sono stati momenti difficili in questi anni e ho cercato di mascherarli, ma alla fine ho sempre pensato al perchè lo avevo fatto e sono andato avanti. E’ una scelta che riempie di gioia ed è quello che io voglio trasmettere”. Fabio Galeazzi – Roveleto di Cadeo, 28 anni – “Non c’è stato un momento…

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    Suore di S.Maria di Kisantu.

    L’Immacolata Concezione è un dogma cattolico, proclamato da papa Pio IX l’8 dicembre 1854 con la bolla Ineffabilis Deus, che sancisce come la Vergine Maria sia stata preservata immune dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento. Tale dogma non va confuso con il concepimento verginale di Gesù da parte di Maria, con cui non ha niente a che fare. Il dogma dell’Immacolata Concezione riguarda invece il peccato originale: per la chiesa Cattolica infatti ogni essere umano nasce con il peccato originale e solo la Madre di Cristo ne fu esente. La Chiesa cattolica celebra la solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria l’8 dicembre. Nella devozione cattolica…

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    Omelia Paolo Capra

    Nel Cristianesimo primitivo il diacono (dal greco – diákonos, ovvero servitore) assolveva a un servizio amministrativo e assistenziale ed era subordinato al vescovo. Nel Nuovo Testamento si trovano almeno due citazioni (Lettera ai Filippesi 1:1; 1 Timoteo 3:8,12) dove si parla dei diaconi, connessi al vescovo. La parola greca diákonos, ricorre circa trenta volte nel Nuovo Testamento, e i relativi diakoneo (‘servire’) e diakonia (‘ministero’) ricorrono nell’insieme altre settanta volte. Basilarmente, diakonos è servitore, e spesso servitore alla tavola, o cameriere. Formatasi la struttura gerarchica, i diaconi furono inferiori solo ai presbiteri e al vescovo, con funzioni di assistenza di quest’ultimo che lo aveva ordinato: distribuivano l’eucarestia, leggevano i testi…