• Omelie

    l’Altro mondo

    I santi contemplano il volto di Dio e gioiscono appieno di questa visione. Sono i fratelli maggiori che la Chiesa ci propone come modelli perché, peccatori come ognuno di noi, tutti hanno accettato di lasciarsi incontrare da Gesù, attraverso i loro desideri, le loro debolezze, le loro sofferenze, e anche le loro tristezze. Festeggiare tutti i santi è guardare coloro che già posseggono l’eredità della gloria eterna. Quelli che hanno voluto vivere della loro grazia di figli adottivi, che hanno lasciato che la misericordia del Padre vivificasse ogni istante della loro vita, ogni fibra del loro cuore.

  • Calendario

    Novembre 2024

    Beati coloro che si baceranno sempre al di là delle labbra, varcando il confine del piacere, per cibarsi dei sogni. (Alda Merini)                          

  • Conversazioni

    Un germoglio di bene

    Padre Bahjat Karakach nostro ospite lunedì 28 ottobre. Nato e cresciuto ad Aleppo, padre Bahjat ha studiato e vissuto diversi anni in Italia. Nell’ottobre del 2022 rientra nella sua città natale, dove oggi è parroco della comunità Latina locale. Quotidianamente deve affrontare le difficoltà dettate dalla situazione politica ed economica siriana. Aleppo è una delle città più colpite dalla guerra, a cui si sommano i danni causati dal terremoto dello scorso febbraio. Oggi chi non è morto a causa della guerra o del terremoto è migrato altrove. Ma chi è rimasto che sfide deve affrontare? C’è speranza anche dentro questo male?  Lo abbiamo chiesto proprio a padre Bahjat che, in visita…

  • Omelie

    Seguire Gesù

    Quando la fede è viva, la preghiera è accorata: non mendica spiccioli, non si riduce ai bisogni del momento. A Gesù, che può tutto, va chiesto tutto. Non dimenticatevi di questo. A Gesù che può tutto va chiesto tutto, con la mia insistenza davanti a Lui. Egli non vede l’ora di riversare la sua grazia e la sua gioia nei nostri cuori. Papa Francesco

  • La Via

    La Via 27 ottobre

    LA FEDE DI BARTIMEO (Mc 10,46-52). La fede di Bartimeo traspare dalla sua preghiera. Non è una preghiera timida, convenzionale. Anzitutto chiama il Signore «Figlio di Davide»: cioè lo riconosce Messia, re che viene nel mondo. Poi lo chiama per nome, con confidenza: “Gesù”. Non ha paura di Lui, non prende le distanze. E così, dal cuore, grida al Dio amico tutto il suo dramma: «Abbi pietà di me!». Soltanto quella preghiera: «Abbi pietà di me!». Non gli chiede qualche spicciolo come fa con i passanti. No. A Colui che può tutto chiede tutto. Alla gente chiede degli spiccioli, a Gesù che può fare tutto, chiede tutto: «Abbi pietà di…

  • Omelie

    Spirito di servizio

    «Potete voi bere al calice che io bevo?». Ciò che conta in vista dei primi posti nel regno è la capacità di accostare le labbra alla coppa di Gesù ed essere battezzati nel sangue della sua croce. È la coppa della vita donata, della vita ritrovata, è la coppa del chicco di grano, che si annulla perché crede alla vita che rinasce dall’oscurità della terra e della morte. È la coppa di chi ama senza aspettarsi premi, di chi ama in perdita, di chi ama per primo. Don Umberto