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Vietato calpestare i sogni
Nel 2011 la vita di Nico Acampora è come quella di tanti altri padri di una famiglia con entrambi i genitori che lavorano: sempre di corsa, col tempo dettato dal ritmo degli impegni professionali, lui educatore iperattivo nell’ambito del sociale in Brianza, lei, Stefania, infermiera instancabile in un grande ospedale lombardo. Ma un giorno, improvvisamente, il tempo si ferma. La diagnosi: Leo, due anni, il secondogenito, è autistico. Nico sa bene cosa li aspetta, lo ha visto con i suoi occhi troppe volte… Seguono giorni, anni terribili, e notti insonni. Ed è proprio una notte di queste che Nico fa un sogno a occhi aperti, nel quale rivede una scena…
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Celebrazione del Vescovo Adriano
Se la grazia di Cristo non tocca il nostro cuore le parole che escono dalle nostre labbra facilmente sono una verità deforme, viziata dalla nostra visione sclerotizzata delle cose e dalle nostre invidie e gelosie. Si può correggere gli altri solo con amore. Il Signore purifichi il nostro cuore perché possiamo pronunciare parole di vita. Don Umberto
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La Via 2 marzo
PAROLE, PAROLE, PAROLE (Lc 6,39-45). Nel giorno in cui si conclude la visita pastorale del nostro Vescovo Adriano risuonano nella nostra liturgia letture che ci fanno riflettere sul tema della parola, la nostra parola, il nostro modo di comunicare. Nella prima lettura infatti è affermato in modo perentorio che la parola rivela la verità delle persone; nel parlare emergono pregi e difetti di un individuo. Il modo di ragionare e di argomentare fa emergere di cosa è fatta una persona, quali siano le ragioni che la muovono e quali le verità di una coscienza. Certamente questo testo del Siracide ha una visione ottimistica, perché può capitare anche il contrario e…
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Vivere il Vangelo è possibile
l Vangelo ci propone oggi la rinuncia alla vendetta e alla violenza. Al loro posto, Gesù impone ai suoi discepoli il principio della non resistenza al male e il comandamento dell’amore dei propri nemici. È come se ci dicesse: non si trionfa sul male con il male; non si trionfa sulla violenza con la violenza. Il male e la violenza sono vinti quando li si lascia dissolvere, senza rilanciarli con una risposta analoga. L’odio non può essere distrutto che dall’amore che lo subisce gratuitamente.
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Prendiamo un caffè?
HO VISTO UN VESCOVO. L’incipit di questo editoriale non può non far venire in mente la canzone di Enzo Jannacci. Il vescovo in questione “piangeva e faceva un gran baccano”. Il motivo? Aveva perduto qualcuno dei suoi privilegi. Ci attende la visita pastorale e noni non vorremmo ci fossero lacrime, né baccano, né privilegi. Le lacrime sono il simbolo di infelicità, di amarezza interiore e di lamento. Corrispondono allo stile di chi vede solo ciò che non funziona, e appena ha l’occasione comincia a fare il profeta di sventura come se la parrocchia o la Chiesa fosse un carrozzone allo sbando. Non trasformare la visita pastorale in una consegna al…
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Dante ad Auschwitz
Due grandi poemi, l’Odissea di Omero e la Commedia di Dante, e la tragedia del Novecento, la Shoah, che Primo Levi unisce nell’undicesimo capitolo di Se questo è un uomo, intitolato Il canto di Ulisse: queste le radici dello spettacolo Dante ad Auschwitz. Nel romanzo di Levi, il protagonista-narratore racconta di un momento di tregua dalla violenza del Lager rappresentata dal tentativo di tradurre in francese, per il compagno Pikolo, alcune parti di Inferno XXVI, le magnifiche terzine dedicate all’ultimo viaggio di Ulisse, uno dei vertici della Commedia. In questo modo la parola poetica diviene simbolo della dignità umana e luce nel buio, che nemmeno Auschwitz può annientare. Il tutto nella certezza che ogni uomo, come Ulisse, ha in…