La Via

La Via 1 maggio

UN DONO PER TUTTI (Gv 14,23-29)

Oggi il Vangelo ci regala parole tratte da un lungo discorso di Gesù pronunziato prima della sua passione.
Un discorso dal sapore di testamento spirituale.
E pare quasi di cogliere lo stato d’animo del Maestro in quel momento: come una sorta di lacerazione interiore.
Da una parte il desiderio di tornare al Padre, di ricostituire quel legame di intimità profonda modificata dall’Incarnazione; dall’altra il suo dispiacere a lasciare i suoi discepoli dopo aver vissuto con loro l’avventura dell’annuncio del Vangelo.
Una lacerazione così potrebbe procurare sofferenza e tristezza; invece Gesù parla di pace.
Dice addirittura che è questa pace il dono che lui fa ai suoi.
Ma una pace diversa da quella che dà il mondo.
La pace che il mondo suggerisce di cercare passa sempre attraverso il taglio di qualcosa. È fondata sull’idea di togliere.
Togliere un legame con qualcuno se ti turba, togliere un impegno se ti affanna, togliere una contrarietà se ti inquieta, e così via, l’elenco sarebbe lungo.
Più rimuovi e più stai in pace, in un quieto vivi e lascia vivere.
Non così è la pace che Gesù promette: essa sta dentro le tribolazioni, accompagna gli affanni, si occupa dei fratelli,
senza rimuovere nulla di tutto questo.
È una pace fondata sull’idea di aggiungere anziché togliere.
È la pace degli inquieti, che detto così sembra una contraddizione, ma in realtà esiste.
Essa si accompagna ad un altro dono di Gesù: lo Spirito.
Egli “ci insegnerà ogni cosa.”
Insegnare significa lasciare un segno dentro qualcuno, segnare interiormente.
L’opera dello Spirito non è quindi semplicemente una istruzione su cose che noi non sappiamo né conosciamo.
È la facoltà concessa ai discepoli di ogni tempo di gustare interiormente le cose, di passare attraverso la vita e le sue dinamiche con il cuore attento e docile a lasciarsi plasmare.
È l’esatto contrario di quella leggerezza un po’ superficiale grazie alla quale non ci si lascia toccare mai da nulla.
Sorridenti e imperturbabili. Ma con quale vita interiore?
Il dono della pace e il dono dello Spirito che Gesù ci fa ci consentono di dare sostanza e fondamento al nostro sorridere alla vita.

Don Umberto