Corsi Biblici,  Terra Santa 2009

Terrasanta adulti

I RACCONTI DELLE ORIGINI

I primi undici capitoli del libro della Genesi ( esattamente Gen. 1,1 – 11,9 ) possono essere letti come un’ introduzione generale a tutte le Scritture di Israele: Primo/Antico e Ultimo/Nuovo Testamento.
Più che la memoria di avvenimenti storici, accaduti nel passato una volta per tutte, essi ci presentano lo sfondo permanente sul quale si va svolgendo la storia degli uomini e del mondo.
Il messaggio è sapienziale, ma lo stile del racconto è quello di una << antica storia >> – sempre la stessa – narrata a tutte le generazioni umane. Una specie di << favola >> : C’era una volta…>>, la favola che Dio racconta agli uomini ,grandi e piccoli, il cui significato profondo è permanente, e dunque si fa storico in tutte e per tutte le età dell’umanità.
Da una parte, c’è l’iniziativa gratuita del Creatore, da cui si origina tutto quello che esiste, ed è buono e bello ( Gen. 1,1-2,4a; 2,4b-25),e dall’altra si dà una <<società anonima e segreta di iniquità>>,che emerge improvvisamente nella storia degli uomini ( Gen. 3,1-5), ed è sempre industriosamente all’opera nel mondo ( 2 Ts 2,7 ).
Si tratta di una potenza << anonima >> perché i molti nomi che nella Bibbia lo designano mostrano
Che nessuno di essi riesce davvero a individuarla in maniera esauriente.
L’insegnamento sapienziale di Gen. 1-11, impartito in forma di << racconto di una storia delle origini>>, presenta indubbiamente dei riferimenti storici, non agli eventi narrati, ma sì ai tempi nei quali il racconto, nelle sue varie parti, si è formato ed è stato tramandato, prima oralmente e poi per iscritto. Letterariamente, esso contiene pure dei riferimenti a diverse e antiche tradizioni e redazioni extrabibliche, appartenenti alla medesima area culturale medio – orientale.
Il fatto, però, che questo racconto – o piuttosto questa serie di racconti – nella Bibbia venga premesso alla storia particolare d’Israele, non gli dà tanto un valore pre-istorico in senso temporale, quanto il significato di un quadro, dentro il quale la storia vera e propria sempre si svolge.
Il valore di questi racconti potrebbe dirsi pro-storico o meta-storico.
Così, per esempio, Gen. 3 non va considerato solo e tanto il racconto del <<peccato di origine >>, del primo, certo, ma pure di tutti gli altri.
Le pagine di Gen. 1-11 costituiscono un grande affresco delle costanti del nostro mondo storico, della situazione permanente della terra e della nostra umanità, di quella delle origini, ma specialmente di quella che attualmente legge le Scritture.
IN PRINCIPIO
Genesi….genetica…geni sono parole che hanno a che fare con l’inizio e la forma della vita. Il libro della Genesi non solo inizia la storia della Bibbia , ma anche la programma.
Esso pone le fondamenta e presenta il disegno di tutta la costruzione.
Molti dei temi della fede cristiana sono conformi allo stampo presentato dal Libro della Genesi.
Le finestre, le porte e le decorazioni vengono dopo: la Genesi determina la flora basilare.

DIO CREATORE
La Bibbia comincia con una solenne descrizione di tutto ciò che esiste e afferma che è stato creato
da Dio. Nulla esisteva prima che egli lo creasse e nulla esiste che non sia stato creato da Lui.
I primi capitoli della Genesi ci insegnano molte cose su Dio, sul mondo , su noi.
 Dio è sovrano . Il racconto della creazione comincia con le parole << in principio Dio….>>.
Ci presenta un’immagine di Dio al quale basta una parola e tutto è fatto. Dio è la fonte di
tutto ciò che esiste e perciò tutto è sotto il suo controllo.
 La terra è buona. Dio ha creato la terra e tutto ciò che è necessario alla vita. Ma ha fatto
molto di più. Riempiendo la terra di colori, di creature singolari e di visioni e suoni
spettacolari, ha mostrato il suo interesse per la varietà e la ricchezza della vita. Tutto ciò è
buono.
 L’uomo è speciale. Dio ha creato l’uomo come uno dei tanti ingredienti della creazione.
L’uomo e la donna erano a << immagine di Dio >>: riflettevano qualcosa delle sue
caratteristiche. Godevano di una comunità intima con Dio e ricevettero responsabilità
particolari. Dovevano occuparsi della terra come luogotenenti di Dio e ricavarne risorse con
abilità e saggezza.
Dio disse:
“ Facciamo l’uomo. selvatici e su quelli che
Sia simile a noi, . strisciano al suolo!. Dio
Sia la nostra immagine Creò l’uomo simile a sé…
Domini sui pesci del mare, E Dio vide che tutto quel
Sugli uccelli del cielo,sul che aveva fatto era davvero
Bestiame, sugli animali molto bello”.
Genesi 1,26-27.31
Il racconto della creazione sottolinea l’idea che ogni settimo giorno l’uomo deve essere libero per
riposare e ringraziare Dio per il suo amore e la sua potenza.
LA CADUTA
La storia di Adamo ed Eva di Genesi 2 e 3 è nota a tutti. Essa ha ispirato molte barzellette.
Però la verità che vuole insegnare è tutt’altro che lieta. Ci dice che i progenitori hanno messo
l’umanità in un orribile pasticcio. La storia è semplice . Dio crea il mondo della natura e poi crea
l’uomo e la donna perché vivano in questo mondo e lo governino in suo nome. Tuttavia Adamo ed
Eva cedono alla tentazione di disubbidire a Dio. Così si tagliano fuori dall’amicizia con Lui.
Accusano Dio a vicenda e vivono in un mondo guastato dal loro peccato.
L’evento catastrofico nel suo insieme è chiamato << la caduta>>.
Il peccato
Un’altre verità insegnata dalla Genesi è che tutti gli uomini sono peccatori. Prima di inoltrarci nei primi undici capitoli della Genesi, ricordiamo tre insegnamenti riguardo al peccato.
Ingresso . L’ingresso del peccato ha ben poco da vedere con il sesso e con la mela. Esso
inizia con il dubbio: il dubbio sulla bontà e sincerità di Dio. Poi diventa ribellione: una
ribellione ragionata e deliberata. Poi passa alla disubbidienza: un atto esterno. Poi viene
condiviso: Adamo ed Eva si fanno soci nel male . Così il peccato si è radicato in tutte le
parti della natura umana: spirituale, mentale e sociale.
Estensione. Ogni aspetto della personalità umana è stato intaccato e colpito dal peccato:
<< il Signore vide che nel mondo degli uomini erano sempre più malvagi e i loro pensieri
erano di continuo rivolti al male>>.  Effetto. Il peccato ha scalzato tutte le relazioni poste da Dio. Ha distrutto l’armonia tra l’uomo e Dio. Adamo ed Eva dopo il peccato si nascondono da Dio .Ha distrutto l’armonia tra le persone. Sono subentrate l’ingiustizia, l’oppressione e le terribili conseguenze dell’egoismo e dell’orgoglio.
Gli uomini si sono trovati in contrasto con l’ambiente fisico. Ad Adamo fu detto che la terra maledetta gli sarebbe stata ostile e avrebbe dato frutti a prezzo di dure fatiche.
Il peccato è una cosa seria. Ce lo dice la Bibbia e lo sappiamo per esperienza personale. Quando cominciamo a prendere il peccato sul serio, apprezziamo maggiormente ciò che dice la Bibbia circa la vittoria di DIO sul peccato. Questa vittoria ha raggiunto il suo vertice nel mistero pasquale di Gesù.
La diffusione del peccato
Una volta entrato nella vita umana , il peccato si è esteso a macchia di olio. La storia di Caino e Abele è una presentazione espressiva della gelosia, dell’ira, della violenza e dell’assassinio( Gn. 4).
Insegna anche che Dio ritiene responsabili gli uni degli altri: << Dov’è tuo fratello? >>, domanda a Caino( Gn.4,9).
Ad un certo momento la malvagità degli uomini divenne insopportabile e causò il diluvio, ma Dio salvò Noè con la sua famiglia ( Gn 7-8 ). In questo modo Dio attuò nello stesso tempo il castigo e la salvezza. Ciò si verifica spesso lungo tutta la Bibbia.
La crescita dei popoli dopo il diluvio è descritta in Genesi 10. Si tratta chiaramente di un rapporto molto antico sulle razze e civiltà in un certo momento della storia dell’umanità. Questo ci mostra che l’azione di Dio per il castigo e per la salvezza si è svolta nel mondo reale delle nazioni geografiche e della politica internazionale, non in un mondo mitico.
Questo mondo reale minacciava di superare i limiti dell’arroganza. La storia della torre di Babele è figura dell’orgoglio umano ( GN 11 ).
Così, i primi capitoli della Genesi terminano con l’umanità in uno stato di confusione internazionale. Dispersi e divisi dal peccato, gli uomini appaiono lontani da Dio. Che può fare Dio adesso? C’è ancora speranza per l’umanità?
La risposta a queste domande comincia col capitolo 12 della Genesi.
DUE APPENDICI
La creazione è proprio vera ?
Sono stati scritti molti libri sul rapporto tra i racconti della creazione e quello che dicono gli scienziati circa l’origine della vita sulla terra. Qualcuno prende alla lettera tutte le parole della Genesi. Altri invece pensano che la Genesi non dice nulla di serio sull’origine della vita.
ECCO ALCUNE RIFLESSIONI.
Come e perché. I racconti biblici non intendono dare una spiegazione scientifica su come è avvenuta la creazione, ma affermare che è opera di Dio.
La scienza risponde alle domande che riguardano il << come >>. In questi ultimi secoli ha fatto al riguardo notevoli progressi. Però, anche se un giorno riuscisse a spiegare come funziona l’universo, avremmo ancora tante domande da porre: << Perché esiste?, << Chi lo ha creato?>>, <<perché noi esistiamo? >>.
Sono domande della massima importanza alle quali la ricerca scientifica non può rispondere. E sono proprio queste le domande che interessano la Bibbia. Se Dio avesse scritto il racconto della creazione con termini scientifici, nessuno lo avrebbe capito per migliaia di anni, e ancor oggi la maggior parte di noi non lo capirebbe.
 Descrizioni differenti. Non c’è contraddizione tra l’insegnamento della Bibbia circa la Creazione e le teorie scientifiche. Sono modi differenti di parlare della stessa cosa.
Supponiamo che tu sia un architetto e che stia costruendo una casa per un amico. Avrai bisogno di disegni tecnici, di misurazioni, di permessi legali. Poi l’amico va ad abitarci e ti scrive dicendoti che cosa rappresenta per lui quella casa. Ti dice come l’ha ammobiliata e com’è il giardino. E termina ringraziandoti per avere disegnato e costruito con tanta cura la sua casa.
Sarebbe sciocco dire che i documenti tecnici contraddicono la lettera dell’amico. Sono veri entrambi. I documenti contengono una descrizione della casa come oggetto. La lettera esprime un apprezzamento della casa come abitazione. I primi spiegano come è stata costruita. La seconda spiega perché. E’ altrettanto sciocco dire che la scienza contraddice la Bibbia. Oppure affermare che se credi nella Bibbia rigetti la scienza. Le loro finalità e i loro metodi sono differenti.
 Spazio per manovre. E’ possibile sostenere visuali differenti sui particolari del racconto senza per questo negare che sia parola ispirata da Dio . Però sarebbe del tutto sbagliato dire che la mia è l’unica interpretazione vera e che perciò se non l’accetti non credi alla Bibbia.
Bisogna evitare atteggiamenti del genere.
Il peccato originale
Ciò che i cristiani chiamano << peccato originale>> non si trova nel testo della Genesi, ma nella lettera di Paolo ai Romani ( Rm).
Il peccato della Genesi. Se Adamo è l’uomo, ogni uomo, il suo peccato è anche il peccato di ogni uomo, il peccato del mondo. In questo senso ognuno dei nostri peccati entra nel peccato di Adamo, lo ingrandisce, gli dona consistenza.
Per Paolo l’affermazione del peccato originale è la conseguenza di una verità molto più importante: noi siamo tutti salvati in Gesù Cristo. Lo siamo, continua Paolo, perché abbiamo tutti bisogno di esserlo. Si sforza di provarlo prima in modo statistico, mostrando come sia i giudei che i pagani siano peccatori( Rm 1-3 ), poi riprende la dimostrazione in modo simbolico: poiché Adamo ci rappresenta tutti ed egli ha peccato, tutti sono costituiti peccatori. Ma questa non è che una conseguenza . L’essenziale è che noi siamo salvati in Gesù Cristo. Là dove è abbondato il peccato, è sovrabbondata la grazia. In altre parole, egli afferma che noi non siamo giusti ma lo diventiamo per “ grazia”, siamo dei peccatori graziati. Ciò è meraviglioso. Quando si scampa a un incidente mortale la cicatrice che ci rimane continua a stupirci: ogni volta che la vediamo ci ricordiamo che siamo vivi! Il dogma del peccato originale dovrebbe entusiasmarci allo stesso modo: ci ricorda che Dio ci salva in Gesù Cristo, che noi siamo molto più che vincitori in Colui che ci ha amato ( RM 8,37).

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