
La Via 4 febbraio
IL SEGRETO DI GESU’_ (Mc 1,29-39)_
La preghiera è il segreto di Gesù; è il prolungato e notturno
colloquio col Padre che gli dona la forza di farsi carico di
tutta la sofferenza che lo circonda, di affrontare le incomprensioni e le fatiche della sua vita apostolica.
Anzi, più la situazione s’ingarbuglia, più la sua fama
cresce, più gli impegni si moltiplicano e più tempo Gesù
si dedica a questa preziosa attività.
Purtroppo, però (o per fortuna?), nulla sappiamo della
sua segreta preghiera notturna, non un manuale, non
un libretto di istruzioni.
E allora naufraghiamo, un po’ smarriti, un po’ amareggiati.
Intendiamoci, amici: chi ha una bella vita di preghiera smetta di leggere, non si turbi.
Ma chi, come me, fatica a pregare, si perde appena inizia
a recitare una formula, abbia la pazienza di leggere.
La preghiera non è una lista di richieste a Dio, la preghiera non è uno sforzo che ci imponiamo al fine di dirci ancora discepoli, la preghiera non è necessariamente legata al desiderio e alle voglie…
La preghiera, ci suggerisce Gesù, è un misterioso intimo incontro con l’assoluto di Dio, è il silenzio che invade il cuore e ci dona la capacità di leggere la nostra vita e la storia.
All’inizio è difficile, certo: si ha l’impressione di parlare con un muro, ci si sente ridicoli. Bisogna insistere, con umiltà, lasciare che la parola di Dio faccia breccia nei nostri mille pensieri, riesca a perforare la scorza dell’abitudine e allora accade. Accade, amici, promesso. Accade che quel brano di vangelo ascoltato mille volte canti nel cuore e faccia sgorgare un fiume di lacrime. Accade di non avere parole per esprimere lo scoraggiamento e di recitare un salmo che affiora dal profondo della memoria. Accade di udire la parola giusta al momento giusto; in una parola, la preghiera diventa silenziosa presenza che riempie e motiva la vita.
Don Paolo Curtaz

