
La Via 10 maggio
LA STRADA E’ LA META (Gv 14,1-12).
Tra le due parole del titolo c’è proprio il verbo essere.
Non è una congiunzione ma un modo di identificare un obiettivo con il percorso fatto per raggiungerlo.
Stiamo vivendo tempi incerti.
Oggi è molto difficile darsi degli obiettivi precisi:
cosa fare nell’educazione dei ragazzi?
E nella vita della parrocchia?
Per non parlare del livello personale:
quali decisioni prendere? Verso dove andare?
Certo avere una meta è fondamentale.
È lo sguardo alla meta che guida lungo il cammino.
Oggi, paradossalmente, sembra che la meta non sia davanti a noi ma dietro di noi: vorremmo tornare alla vita normale.
Quando questa vita ci appare lontana, allora nel nostro cuore nasce lo scoraggiamento.
Forse il Vangelo di oggi ci può aiutare a vedere le cose in un’altra prospettiva.
Gesù parla ai suoi discepoli e dice loro “io sono la via”.
Gesù non si presenta come la meta.
Mette l’accento sull’importanza del percorso.
Come se fosse più importante ogni giorno essere in comunione con Lui e solo in seguito preoccuparci di dove ci porta questo cammino.
In questo senso la strada è la meta.
L’obiettivo è il legame con Gesù.
Ma non alla fine del viaggio, ma giorno per giorno.
L’obiettivo è tornare alla normalità, ma ce n’è una più grande:
senza pensare a quando avverrà dare senso giorno per giorno a quello che accade.
Vivere ogni giorno senza farsi rubare la speranza e la fiducia.
La meta poi apparirà vicina più di quanto immaginiamo.
Don Umberto

