
La Via 30 maggio
UN MISTERO
(Mt 28,16-20).
Pochi giorni fa ho incontrato i ragazzi e le ragazze che domenica prossima riceveranno la prima Comunione.
Uno di loro mi ha posto una domanda radicale, di quelle tipiche domande che solo i bambini sanno fare: “ma prima di Dio cosa c’era?”.
Ho cercato di spiegargli che Dio è all’origine di tutto perché prima di Lui non c’era nulla, neppure il tempo e che non si può andare indietro all’infinito ma occorre porre un punto di partenza da cui tutto prende forma e questo punto di partenza è Dio.
A queste mie articolate e complesse spiegazioni i loro volti erano piuttosto perplessi ed esprimevano una certa difficoltà a cogliere il significato delle parole.
È qui che uno di loro se n’è uscito con l’esclamazione;
“è un mistero!”.
E in effetti si, è così. Dio è un mistero, intendendo questa parola anche nel modo più ordinario possibile, cioè qualcosa di difficile comprensione.
Ma lo è se ci accostiamo a Dio come se affrontassimo un teorema o una idea filosofica.
Nella storia Europea moderna, nella vita pubblica in particolare, Dio è stato soprattutto oggetto dei discorsi e dell’interesse, dunque, dei filosofi.
Inutilmente.
Recentemente loro stessi pare si siano stancati dei discorsi: quando si tratta di Dio ora si apprezza molto di più una esperienza piuttosto che un discorso.
Anche su Dio è necessaria l’eloquenza della vita più che delle parole.
Così oggi, festa della SS. Trinità, noi ci tuffiamo nel mistero di Dio ma lo facciamo a partire dalla vita di Gesù e non dalle nostre idee.
Se ci fidiamo di Gesù, se sappiamo dare retta ai suoi gesti, allora ci accorgiamo che egli ha inteso la vita come un esercizio di comunione e lo ha fatto perché così rendeva tangibile l’immagine di Dio che custodisce nel cuore e che sosteneva la sua esistenza.
Dio è comunione; comunione di persone che vivono l’una nell’altra.
Non in quanto solitudine o asettica perfezione in Dio ma unità nella differenza.
E se l’uomo è creato ad immagine di Dio allora anche noi siamo fatti per la comunione e solo in essa possiamo vivere.
Questo è il Dio che Gesù è venuto a raccontare.
Don Umberto

