La Via

La Via 19 giugno

AL DECLINAR DEL GIORNO.

(Lc 9,11-17).

Il racconto della moltiplicazione dei pani ascoltato oggi viene introdotto dall’evangelista Luca con queste parole: “…mentre il giorno cominciava a declinare…”.

È uno di quei particolari apparentemente secondari che in realtà hanno però una densità simbolica importante.

Rimandano infatti all’Eucarestia, così come i gesti di Gesù: benedire, spezzare, distribuire.

Anche con i due di Emmaus le cose erano andate allo stesso modo; gli stessi gesti di Gesù e soprattutto la stessa annotazione temporale: la sera che scende su quel loro insolito incontro.

In fondo anche ultima cena di Gesù fu vissuta mentre il giorno si chiudeva.

Tutto converge nel suggerirci una prospettiva nella quale leggere il sacramento del pane e del vino: l’ Eucarestia è il  Sacramento della sera; è il segno che impedisce alla notte di scendere nella nostra vita come un buio silenzioso nel quale rischiamo di perderci.

La sera è il simbolo della condizione inesorabile della vita di ogni uomo e ogni donna.

Ogni giorno infatti declina verso la fine; non c’è giorno, non c’è cosa che possa durare per sempre.

Il destino del giorno, poi, rimanda al destino generale del tempo: tutto finisce, tutto pare sfuggire dalle mani.

E quando il giorno tramonta affiorano quei sentimenti che ci parlano di dolcezza, di desiderio, ma anche di solitudine, di nostalgia e malinconia per ciò che non ritorna.

Si fa strada, (se una persona non si perde nelle tante faccende) anche il pensiero che nella nostra vita tutto è interrotto, e nulla arrivi al suo pieno compimento: manca sempre qualcosa.

Proprio a questi profondi sentimenti parla l’Eucarestia!

Per dirci che al declinare del giorno si rende ancora una volta presente il Signore.

La sua presenza mentre scende la notte crea un legame così forte con Lui e tra di noi che andrà oltre la fine inesorabile di tutte le cose.

La sua vita donata non finisce ma rimane come un pane che sempre ci nutre.

Il tempo fugge, ma il suo frutto rimarrà per sempre.

Don Umberto