La Via

La Via Pasqua 2013

pdf50LA SPERANZA BUSSA ALLA PORTA
Siamo sempre un po’ sgomenti di fronte ad un messaggio
come quello della resurrezione. Ci inquieta e forse ci lascia increduli questo annuncio
che ribalta il modo di vedere la vita e le prospettive ordinarie delle cose.
È come se aria fresca entrasse in una camera dove l’aria è viziata, come un mondo nuovo che subentra ad un mondo vecchio. Siamo preparati a tutto ciò?; Lo vogliamo veramente?
Istintivamente noi cerchiamo di rendere concreto il grande messaggio della resurrezione, di applicarlo alla vita ordinaria e così traduciamo il messaggio religioso
in uno morale, il messaggio morale in uno sociale, il messaggio sociale in uno politico.
È sbagliato tutto ciò? È una forzatura ridurre le prospettive immense del regno di Dio alle nostre speranze di ogni giorno?
Gesù non ha mai negato queste speranze e quindi non dobbiamo pensare che sia sbagliato.
Noi non possiamo rinunciare a quella forma di speranza che nutre e orienta la quotidianità.
La speranza di star bene fisicamente, la speranza di uscire dalla crisi, la speranza che i nostri affetti durino.
Il Signore non è estraneo a queste cose.
Non è neppure lontano da quelle speranze di più ampio respiro di cui oggi siamo testimoni: l’apertura e la freschezza della vita ecclesiale che l’elezione del nuovo Papa ha comportato e, fatte le debite proporzioni, i segnali di novità del nostro governo.
La resurrezione di Gesù abbraccia tutte queste speranze e al contempo è più grande di ciascuna di esse.
Proprio perché è più grande è in grado di nutrirle dal di dentro, di essere il motore che tutte le alimenta. Se il nostro destino non è la morte ma la vita vera, quanto potremo superare le scelte dettate da paure, divisione, conflitti interminabili?
Cristo è risorto!
Questa è la testimonianza che noi oggi raccogliamo.
Da qui nasce il cambiamento dell’uomo e la possibilità di una moralità vera, di una giustizia seria e di una vita improntata non all’egoismo ma al dono umile di
sé. Già si intravedono segni intorno a noi, ma questo annuncio
sia, sempre più, l’incipit di una nuova storia

Don Umberto