La Via

La Via 9 febbraio

SULLA TUA PAROLA         (Lc 5,1-11).

Il Vangelo è sempre un rischio. « Prendi il largo », Duc in altum.

L’espressione latina ci fa ricordare che anche in italiano diciamo alto mare per indicare quella parte del mare dove le acque sono più profonde

C’è dunque una ambiguità dell’aggettivo alto (l’altezza è nella profondità) di cui si è servito Freud per osservare che le virtù più alte sono quelle nascoste nel profondo dell’animo umano.

La Parola di Dio ci porta a scrutare le profondità dell’uomo, là dove, al riparo da ogni forma di superficialità, ci si misura con i problemi essenziali del vivere.

« Getta le reti », dice Gesù a Pietro. Pietro sapeva dove, quando, come gettare le reti.

Era il suo mestiere.

Gesù invece, il carpentiere, che cosa sapeva delle tecniche della pesca?

E come dunque si permetteva di dare ordini?

L’ ironia del Signore è affidata ai risultati: due barche straripanti di pesci.

Ciò che conta osservare è che nelle cose di Dio (la pesca allude all’azione degli apostoli, quando avrebbero gettato le reti come pescatori di uomini) non valgono tanto gli accorgimenti organizzativi o le tattiche pastorali quanto la fiducia nella forza della Parola.

« Sulla tua parola», dice Pietro, ed è come se dicesse: « Signore, tutta la mia fiducia è in te. Sei tu che puoi compiere i miracoli. Sei tu che puoi realizzare l’impossibile ».

Anche noi dovremmo affidarci alla forza della Parola, soprattutto quando vorremmo che, come ha preso noi, nel senso che abbiamo cercato di chiarire all’inizio, così possa conquistare il cuore soprattutto di tanti giovani con il fascino di una gioiosa libertà.

E perciò diciamo al Signore: « Sulla tua parola continueremo a gettare la rete della nostra testimonianza, senza coltivare presunzioni e anche senza arrenderci ad alcuna delusione. Sulla tua parola crediamo che vale la pena di ritentare, sempre.

Sulla tua parola crediamo che questi tempi – tempi di fatiche, di stanchezza morali, di rassegnata e dissimulata disperazione – si convertiranno in tempi di grande speranza ».

Luigi Pozzoli