La Via

La Via 12 maggio

pdf50UN VUOTO CHE RIEMPIE                         (Lc 24, 46-53)

La festa dell’Ascensione è legata al testo di Luca che ne parla sia nel Vangelo che negli Atti.
Entrambe le letture sono quindi presenti nella liturgia odierna.
È una festa che esprime la glorificazione piena e totale di Cristo risorto, ma ci suggerisce anche due tipi di riflessioni.
La prima riguarda il tema dell’ASSENZA.
Da quel giorno infatti i discepoli non incontrarono più il Signore che sparì dalla loro vista.
Cosa era cambiato?
Gesù non era più con loro ma era IN loro .
Quell’assenza era quindi in realtà una nuova modalità di presenza che invece che deprimere e rattristare i discepoli li rese più convinti, più forti nella fede.
Mi chiedo se l’assenza delle persone care, la loro perdita non sia da vivere proprio così: invece che crogiolarsi nel dolore, invece che restare paralizzati dalla nostalgia, cominciare a credere veramente che essi sono per sempre dentro di noi.
La seconda riflessione riguarda il tema del COMPIMENTO.
Con l’Ascensione si compie infatti la missione di Gesù, la sua esistenza terrena interamente votata a far conoscere il Padre.Per questo Luca la colloca 40 giorni dopo la resurrezione: come l’ingresso nella terra promessa era stato il compimento dei 40 anni nel deserto del popolo d’Israele, così l’Ascensione è il compimento del cammino di Gesù.
Ma questo compimento non si raggiunge in terra bensì in cielo.
I nostri progetti, le nostre aspirazioni, i nostri desideri più profondi resteranno sempre un’opera incompiuta qui sulla terra.
E ancora mi chiedo se ogni tanto non abbiamo bisogno di sollevare la testa e alzare lo sguardo per non leggere come fallimento lo scarto che percepiamo tra le nostre idee e la realtà, ma prenderlo piuttosto come un segno. Di cosa?
Del fatto che noi non siamo destinati a realizzarci pienamente in questa vita ma in un’altra patria più vera e più autentica .

Don Umberto