Riflessioni del Vescovo di Luxor
Carissimo fratello Don Umberto,
La pace del nostro Signore sia sempre con te, i tuoi cari familiari ed i tuoi cari parrocchiani.
Grazie Don per la tua gentile e rapida risposta, che mi dato sostegno e coraggio per andare avanti. Grazie per la tua preghiera e la preghiera della tua comunità parrocchiale, che il vero sostegno per continuare la nostra testimonianza di amore e di perdono ai nostri fratelli.
Attualmente la situazione è calma, e speriamo del bene per i prossimi giorni.
Con l’aiuto do Dio, l’attuale governo e l’esercito egiziano, abbiamo già cominciato di restaurare gli edifici delle tre chiese danneggiate durante le protesta nei giorni scorsi, a Luxor, Garagos e Kom Ombo, e le due dispensari a Nagada ed Isna.
Ieri ho celebrato la S, Messa in mezzo alle rovine della Chiesa di Kom Ombo, e la partecipazione dei fedeli era molto sentita e la messa era molto commovente.
Attualmente, la cosa più bella che la maggioranza dei nostri fedeli pregano con tutto il cuore ed il loro sprinto, e vivono in modo sincero la carità fraterna fra di loro. Ognuno aiuta l’atro a vicenda, mettendo tutto quello che possiedono a disposizione del più bisognoso, e passano molto tempo nella chiesa. Davvero stiamo vivendo un momento di alta spiritualità, che ci fa ricordare la vita dei primi cristiani scritta nel libro degli Atti degli Apostoli.
Ti mando il testo di una recente intervista che ho fatto con la Agenzia l’Aleteia.
Potrai usare questi miei pensieri come vuole.
Ecco i miei pensieri e le mie risposte alle loro domande:
1- I cristiani sono sempre i primi ad essere marginati e perseguitati, che sia in Egitto, Iraq, Siria etc… perché?
Secondo me, penso che ci sono molti motivi per la emarginazione e la persecuzione dei cristiani mediorientali. Ecco alcuni dei principali motivi:
1. In tutta la storia della Chiesa, dal primo secolo fino ai nostri giorni, i cristiani in tutto il mondo, e non solo nel Medio Oriente, vengono emarginati e perseguitati per la loro fedeltà al loro credo. Infatti, Gesù ci ha insegnato, con le sue parole e il suo esempio, che il suo vero discepolo deve subire la persecuzione nel mondo, deve portare la sua Croce ogni giorno, negare se stesso a causa del Vangelo, e ad essere pronto a perdere la sua vita per dare testimonianza della sua fede. I motivi di questa persecuzione sono la lotta fra il bene e il male, e l’odio del mondo verso la spiritualità trascendente della dottrina cristiana.
Perciò i mussulmani guardano con stupore la vita dei cristiani mediorientali, e notano con simpatia la loro semplicità spirituale, la pratica dell’amore e del perdono nei loro comportamenti, e il loro modo di vivere e di agire secondo il Vangelo. Il confronto fra la spiritualità e il morale cristiano con quello islamico, e la vita ideale dei cristiani fanno che gli estremisti islamici considerano i cristiani come una sfida e un pericolo per la presenza dell’islam. Hanno molta paura che alcuni mussulmani se convertano al cristianesimo. Il modo migliore per difendere è l’attacco, ecco il perché dell’attacco degli estremisti islamici contro i cristiani e la loro Chiesa e religione.
La settimana scorsa, dopo l’incendio della Chiesa di San Mina, nella città di Minia, i cristiano hanno messo un grande cartello sui muri della Chiesa bruciato con queste parole: “Noi perdoniamo e preghiamo”. Questo cartello ha innervosito di più gli estremisti e sono riusciti ad essere calmi solo dopo che lo hanno bruciato.
2. I cristiani mediorientali per ventuno secoli, hanno ben conservato la loro fede e le loro tradizioni, nonostante le feroci persecuzioni che hanno avuto lungo la loro storia. Molti di loro hanno rifiutato la conversione forzata all’islam, e nonostante che hanno conservato le loro lingue originali, hanno imparato la lingua araba, e alcuni di loro sono diventati eloquenti e specialisti in essa. Attualmente, vediamo che la maggioranza dei cristiani mediorientali sono abbastanza colti ed istruiti, ed appartengono ad un certo livello alto della loro società. Questa posizione dei cristiani mediorientali crea molta invidia e odio, e genera un conflitto fra di loro e gli estremisti.
3. Dopo il successo della rivoluzione islamica Iraniana di Khumeni, e la caduto del comunismo russo, è cominciato il risveglio islamico politico, che mira a creare e restituire lo stato islamico mondiale, come era una volta al tempo dei quattro califfi dell’inizio dell’islam.
Questo risveglio islamico politico trova che la continua presenza dei cristiani nei paesi islamici è un ostacolo contro la creazione dello stato islamico mondiale. Perché al livello religioso, i cristiani hanno falsificato il loro credo e la loro Bibbia, per questo sono considerati infedeli, e se vogliono continuare a vivere nei paesi islamici debbano pagare il tributo, o convertirsi all’islam, che è l’unica e vera religione nel mondo, o lasciare il paese.
Mentre al livello politico e sociale, purtroppo, molti seguaci dell’islam politico ignorano o non sanno che il Cristianesimo e la Chiesa sono nati nel Medio Oriente, e che i cristiani orientali sono veri cittadini autoctoni dei paesi mediorientali, e purtroppo, questi estremisti islamici sono convinti che i cristiano orientali sono seguaci degli europei e degli occidentali, e cosi sono considerati i loro nemici.
4. Nel tempo della colonizzazione turca, inglese, francese e italiana dei paesi arabi, all’inizio del secolo scorso, le autorità della colonizzazione hanno usato il sistema della divisione fra la gente per potere dominare e governare l’intera popolazione. Nei paesi del Medio Oriente è facile dividere i cittadini al livello religioso e al livello nazionale. Successivamente, questo sistema della divisione viene usato e praticato nella politica di tutti i paesi mediorientali. Infatti, i monarchi ed i governanti dei paesi mediorientali, per conservare i loro poteri ed i loro interessi, ancora usano la politica della divisione religiosa fra la maggioranza musulmana e la minoranza cristiana, e la divisione nazionale fra le diverse etnie.
2- Secondo lei c’è un complotto contro i cristiani per svuotare il Medio Oriente dalla loro presenza?
Alcuni estremisti leader islamici vogliono e lavorano per realizzare questo piano di svuotare il Medio Oriente dalla presenza dei cristiani. Ma prima del piano della svuotazione c’è il piano dell’islamizzazione, cioè obbligare tutti i cristiani mediorientali alla conversione dell’islam, e se rifiutano, allora devono essere uccisi o lasciare il paese.
Ho sentito, ma non sono certo, che nella conferenza islamica mondiale dei paesi islamici, tenuta a Lahor, nel Pakistan nell’anno 1974, una delle decisioni segrete di questa conferenza era la svuotazione dei paesi islamici dalla presenza dei cristiani e degli infedeli.
3- Perché l’occidente non riesce a vedere, o in un certo senso tace davanti a quello che succede alla chiesa in quelle terre?
Purtroppo, i paesi occidentali, e molti altri paesi nel mondo ricco, cercano sempre e solo i loro interessi. La povera popolazione, i dritti dell’uomo e la sua dignità, i cristiani e la Chiesa non hanno posto nel loro pensiero e interessamento. La loro politica e la loro agenda se interessano solo per i loro affari. I potenti del mondo, i commercianti ed i politici, se interessano di più per non perdere una goccia del petrolio e di creare nuove guerre ed aprire nuovi conflitti nei paesi poveri, per aprire nuovi mercati per la vendetta degli armi. Purtroppo, il nostro mondo attuale sta soffrendo dell’egoismo, del consumismo e della secolarizzazione. Il morale, le virtù e la dignità umana vengono trascurati e l’uomo sta perdendo piano piano la sua personalità. Il nostro mondo ha bisogno delle persone sagge come Ghandi, Martin Luther King e Papa Giovanni Paolo II, per ascoltare le parole della pace e dell’amore, per aiutarlo a ragionare bene, e ritornare a scoprire il senso dell’umanità e della fratellanza fra i popoli della terra.
4- Ovviamente la situazione dei cristiani sotto Moubarack era meglio di quella che e’ oggi. il rilascio di Moubarak avrà qualche effetto sull’andamento delle cose ?
Io ho vissuto nel tempo di Moubarak, e come testimone posso dire che i cristiani d’Egitto hanno sofferto di più nel suo tempo. Moubarak , seguiva la stessa politica di Sadat, ed usava una linea dura contro i cristiani per accontentare i musulmani, ed ogni tanto cattura alcuni leader islamici per accontentare i cristiani. Durante il periodo di Moubarak e di Sadat è stato usato, molte volte, il sistema della divisione religiosa fra mussulmani e cristiani
Per me con Moubarak o senza Moubarak non dice niente, ma il mio sogno che è in Egitto viene realizzato nel prossimo futuro uno stato laico, democratico e civile.
5- In Siria come in Egitto, sembra che la storia viene a ripetere se stessa. I cristiani sono marginati, massacrati, perseguitati… anche perché sono anche visti dall’occidente che sono complici nelle atrocità del regime. In Siria con Assad, e in Egitto con i militari. Lei può spiegare un po’ all’occidente la situazione dei cristiani, e perché sono dove sono? e che situazione o vista avranno sotto l’opposizione in Siria e i fratelli musulmani in Egitto?
I cristiani del mediorientali, in modo particolare in Iraq, Egitto e Siria, hanno sofferto molto dai terroristi, i fondamentalisti islamici, e dagli stessi autorità governative. In questi paesi, sono stati bruciati le loro chiese, le loro case e negozi, e sono stati uccisi delle intere famiglie, e di più sono stati costretti a lasciare i loro villaggi e i loro paesi.
In Egitto, dopo l’amara esperienza durante il regime di Sadat e di Moubarak, i copti sognano uno stato laico democratico, perciò hanno partecipato con entusiasmo nella rivolta dei giovani nel 25 Gennaio 2011. Ma i fratelli musulmani e salafiti, perché erano buon organizzati, hanno rubato la rivolta dei giovani, e hanno vinto l’elezione e sono impadroniti dell’Egitto.
I fratelli musulmani e i salafiti, appena sono posseduti del potere dello stato egiziano, hanno cominciato a realizzare il loro progetto per l’islamizzazione dell’Egitto e creare lo stato islamico.
All’inizio, hanno preparato e presentato una nuova costituzione, giudicata troppo aperta a interpretazioni islamizzate, e dopo hanno scelto i loro fedelissimi e seguaci e sono nominati nei posti strategici essenziali dello stato.
Durante l’anno intero del governo di Muorsi, il regime dei fratelli musulmani e dei salafiti, non ha fatto nessuno passo avanti verso la demarcazione dell’Egitto. Questo governo non ha affrontato nessuno dei molti problemi del popolo egiziano, invece ha aiutato a moltiplicare la depressione ecumenica e sociale. Infatti, sotto la guida di Muorsi sono stati aumentati i prezzi dei generi elementari, è stata alzata la percentuale della disoccupazione dei giovani, ed in tutto l’Egitto è stato mancato il pane, il gas, e l’elettricità, perché questi elementi vengono esportati ai fratelli musulmani “Hamas” di Gaza.
Anche, durante quest’anno i copti hanno subito varie forme di emarginazione e di persecuzione, molte chiese sono state bruciate e molte persone sono state uccise in diversi paesi e villaggi in tutto l’Egitto.
Nel 30 Giugno 2013, i giovani e il movimento di “Tamaruod” sono ritornati alla piazza del Tahrir, per protestare contro il presidente Muorsi, i fratelli musulmani e i salafiti e per chiedere la libertà dell’Egitto. Nel primo posto della loro richiesta è la creazione di una società civile, laico e democratica. I copti non hanno esitato a raggiungere questo movimento, e subito sono scesi nella piazza con i giovani e hanno gridato chiedendo libertà, dignità e pace. Quando i militari hanno sostenuto la richiesta dei giovani, i copti hanno dato tutto il loro sostegno e appoggio alla forza dell’ordine e all’esercito egiziano.
Purtroppo, i politici occidentali, che non sono mai interessato delle sofferenze e dei dolori dei copti, stanno piangendo i fratelli mussulmani, e stanno accusando i copti come sostenitori dei militari. Il vero motivo della simpatia dei politici occidentali verso i fratelli mussulmani è perché
questi fratelli servivano i loro interessi politici e ecumenici.
Per quando riguarda la Siria, credo che i cristiani siriani hanno visto la sofferenza dei cristiani in Iraq, e il dolore dei copti in Egitto, allora hanno paura d’avere lo stesso destino se i gruppi fondamentalisti islamici vinceranno la guerra contro il regime dell’Assad. Loro se trovano in una situazione troppo difficile per decidere da quale parte devono raggiungere. Se saranno con il regime dell’Assad, temano la vendetta dei gruppi fondamentalisti islamici, e se saranno con questi gruppi temano la vendetta del regime dell’Assad.
La linea politica dei gruppi fondamentalisti islamici, se vinceranno, verso i cristiani in Siria, sarà molto dura, e questi poveri cristiani stanno aspettando un futuro difficile e complicato.
Ultima parola, i cristiani mediorientali hanno sofferto molto attraverso la loro lunga storia, è
giunto il momento per realizzare la loro speranza e il loro sogno di creare nei loro paesi mediorientali una società civile democratica e laica, dove mussulmani e cristiani potranno
vivere in libertà e godere una vera pace.
Ora tocca a tutti gli uomini di buona volontà, e in modo particolari ai politici occidentali, di aiutare a realizzare nei paesi mediorientali una società civile, libera e laica, e a non creare dei nuovi conflitti religiosi e nazionali.
Sempre nella mia umile preghiera ti ricordo, e ti chiedo di ricordarmi e la mia Diocesi nella vostra,
Il tuo nel nostro Signore,
+ Joannes Zakaria, P. Hanna