Omelia domenica 27 aprile
Ci sono pensieri che sono in grado di generare amarezza, di spegnere gli ardori e favorire lo scetticismo e il disincanto pessimista. Tommaso li aveva.
E aveva bisogno di recuperare la fede, ma non quella dei creduloni ingenui, quella di chi parla dicendo sempre che tutto è fantastico, bellissimo, straordinario.
Aveva bisogno della fede matura: quella fede senza facili entusiasmi ma con la certezza della croce; quella fede paziente che sa restare fedele anche nell’aridità; quella fede che ti guida anche quando sei negli inferi e non vedi più nulla.
Aveva bisogno di tutto ciò che unicamente si può chiamare “fede”.
Tutto il resto è ricerca di emozioni e gratificazioni, legittime, ma fragili di fronte al vaglio della prova e della sofferenza.
Forse di questo cammino abbiamo bisogno anche noi.
Non per niente Tommaso era detto “didimo”.
Significa gemello. Il nostro gemello.
https://www.youtube.com/watch?v=HADF6IbpFQ8&feature=youtu.be