La Via 7 dicembre
C’è qualcosa di insolito nelle parole e nei gesti del Battista. Per ascoltarlo, per vederlo, bisogna andare nel deserto; precisamente bisogna uscire dalle città o dai giardini ed andare verso il deserto.
Questo cammino è esattamente il contrario di quello compiuto dal popolo di Israele che invece attraversò il deserto per giungere alla Terra promessa e stabilirsi nella città.
Sembra un invito a ripercorrere il cammino all’indietro, un invito a tornare alle radici.
Ma perché Giovanni sta nel deserto?
Non sarebbe meglio parlare in quei luoghi dove la gente vive, dove si dipanano le vicende quotidiane delle persone?
Niente da fare: il Battista si ferma nel deserto.
Forse si era convinto che la Terra della promessa non era quella già raggiunta; era infatti troppo simile a qualunque altra terra abitata dagli uomini.
Ci voleva un’altra terra, dove davvero fosse possibile vivere in compagnia di Dio e praticare la giustizia.
E per raggiungere quella terra occorreva curare i cuori, non solo il terreno.
Occorreva conoscere la qualità dei pensieri e dei desideri e così maturare attese diverse da quelle della maggioranza della gente.
Anche questo era il contenuto del suo pressante invito alla conversione: cambiare gli atteggiamenti non serve se non cambia il cuore.
Le città, la Terra promessa, correvano troppo il rischio di appagare le persone, di appesantire lo stile di vita, di portare a pensare il superfluo come necessario.
C’è davvero il bisogno di un ritorno al deserto. E per noi oggi?
Riappropriarsi dello spirito del deserto e non lasciarcelo portare via significa tutelare le priorità di ciò che è essenziale, contemplando ancora una volta il Battista e i suoi gesti esagerati.
Come quello dell’acqua.
Nel deserto è la cosa più preziosa. Eppure lui la usa per battezzare.
Sembra uno sciupìo fuori luogo, una cosa insensata. C’è un bisogno primario, la sete, e quest’uomo si preoccupa di battezzare!
Forse abbiamo normalizzato troppo questa prassi del Battista; con distratta abitudine ne abbiamo smarrito il carattere di segno forte.
Esistono necessità meno evidenti ma più profonde, nascoste nel cuore dell’uomo: per queste egli usava l’acqua.
Per rilanciare, con il perdono dei peccati, il desiderio di Dio;
che questa immagine ci interroghi sulle priorità che stiamo dando in questo tempo d’Avvento è cosa evidente e sotto gli occhi di tutti.
Don Umberto e Don Stefano