Omelia domenica 21 dicembre
L’episodio biblico più famoso riguardante Davide è quello dello scontro con Golia, il gigante filisteo che terrorizzava e insolentiva gli ebrei, sfidandoli a duello.
Gli ebrei, accampati nella valle del Terebinto e guidati dal loro re, Saul, erano in guerra con i filistei, i quali annoveravano tra le loro file uno spaventoso gigante (alto sei cubiti e un palmo) dal nome Golia, armato con una corazza dal peso di 5000 sicli. Per quaranta giorni, Golia sfidò l’esercito di Israele, nell’attesa che quest’ultimo scegliesse chi tra loro doveva affrontarlo: il vincitore avrebbe permesso al suo popolo di sottomettere quello del perdente.
A Davide fu chiesto dal padre di recarsi dai fratelli che si trovavano nell’accampamento, per portare del cibo e informarsi delle loro condizioni. Mentre si trovava nell’accampamento, Davide ascoltò l’ennesima sfida di Golia e si offrì, davanti a Saul, di affrontarlo, raccontando che era stato in grado di uccidere orsi e leoni per difendere il suo gregge. Saul lo vestì con la sua stessa armatura ma Davide, fatti pochi passi, se la tolse non riuscendo a muoversi, e si diresse verso il campo di battaglia con la sua frombola e con cinque pietre lisce che aveva raccolto da un torrente. Golia, vedendo che si trattava di un ragazzo, lo derise. Ma Davide, presa una delle pietre che aveva con sé, la scagliò con la frombola, colpendo il gigante in piena fronte e facendolo crollare a terra morto. Davide si precipitò verso di lui e lo decapitò, utilizzando la spada dello stesso Golia. I filistei si diedero alla fuga ma vennero inseguiti e decimati dagli israeliti.
La vittoria rese Davide famoso presso gli ebrei e gli valse l’amicizia di Gionatan, figlio del re Saul. Successivamente Davide avrebbe sposato la figlia del re, Mikal.