La Via 6 dicembre
IMPREVEDIBILE DIO (Lc 3, 1-6)
Il Vangelo non è una favola.
Il Vangelo è storia.
Con qualche forzatura, ma mi piace immaginarlo così l’evangelista Luca mentre prende la parola in qualche discorso ai pagani.
Credo che avesse l’ossessione per la verità storica del Vangelo.
Non una ossessione dannosa, ma una di quelle ossessioni che nascono per amore della verità, per una passione incontenibile.
Ed ecco spiegato l’inizio del brano che abbiamo ascoltato oggi: un elenco di nomi, i potenti di allora, messo lì per far capire che le cose sono successe veramente e in quel preciso periodo.
Ma anche per far capire che, come sempre, Dio ci spiazza.
Perché non sui potenti della Terra scende la Parola di Dio, ma su un outsider, uno che se ne sta defilato.
Uno di quelli che vivendo nel deserto non è certo sotto i riflettori.
Perché Dio non è nei luoghi scontati.
Allora come oggi.
Dovesse rivelarsi seriamente alla nostra vita ci sorprenderebbe di nuovo. Dio lo aspetti davanti a te e Lui ti tocca da dietro su una spalla.
Oggi per noi è scontato che sia nel silenzio di una chiesa. E perché non nell’affollamento di una metropolitana?
È scontato che si riveli in un monastero.
E perché non in un ingorgo pazzesco di traffico stradale?
È scontato che sia nel cuore di uomini religiosi, e perché non in quello di una prostituta?
D’altronde, secoli fa, un certo Gesù ci aveva già dato un preavviso. Ma come tante altre sue parole, noi le abbiamo congelate.
Scegliendo Giovanni il Battista Dio ha scelto uno fuori dal coro.
“Normalità” è una parola a cui Dio è piuttosto allergico.
“Scontatezza” è una parola che Egli non saprebbe nemmeno pronunciare.
“Indifferenza” gli susciterebbe nient’altro che ripulsa.
Ma che parola risuona allora alle orecchie di Dio?
Disponibilità.
Se Dio trova un cuore disponibile non guarda più in faccia a nessuno. Bello o brutto. Santo o peccatore. Piccolo o grande.
Tutte le immagini che il Battista usa riprendendole dai profeti, esprimono il desiderio di questa disponibilità: burroni riempiti, sentieri raddrizzati, colline spianate.
Dicevamo all’inizio che a Luca stava a cuore la verità storica del Vangelo.
La affermava con forza anche per poter dire che la disponibilità è possibile; che non è una favola vivere così, ma, nella logica del Regno, è la cosa più reale che ci sia.
Don Umberto e Don Stefano